Le risultanze della "IV conferenza nazionale del Volontariato" - Lettera al Paese.
Volontariato
solidarietà a km zero
VI CONFERENZA NAZIONALE DEL VOLONTARIATO
L’AQUILA | 5 – 6 – 7 OTTOBRE 2012
LETTERA AL PAESE
I volontari, riuniti nella VI Conferenza Nazionale del Volontariato dell’Aquila, rivolgono il seguen‐ te appello ai cittadini e a tutte le componenti sociali, istituzionali, politiche, produttive ed economi‐ che del Paese. Anche se questa crisi sta colpendo duramente tutti, e soprattutto i più deboli, noi crediamo che sia un’occasione per ripensare a fondo la nostra società e il nostro modello di sviluppo e per delinea‐ re un futuro più sostenibile e giusto. Occorre però affrontarla con un grande sforzo culturale, per individuare le strade del cambia‐ mento, con disponibilità e capacità di innovazione, perché non è una crisi solo economica e finanzia‐ ria, ma anche sociale, politica, culturale e spirituale. In questo sforzo culturale vogliamo coinvolgere i cittadini, la politica, le Istituzioni. Noi, che già siamo presenti in tutte le situazioni più difficili e ovunque ci sia da difendere il bene comune, ci impegniamo ad esserlo ancora di più, con la gratuità, la solidarietà e la responsabilità che ci contraddistinguono. Ci impegniamo a difendere i diritti di ciascuno, soprattutto dei più deboli, e ad assumere con responsabilità il nostro ruolo di denuncia dei bisogni, delle ingiustizie, delle inefficienze. Ci impegniamo ad attivare percorsi di coesione sociale, rigenerando i tessuti relazionali delle nostre comunità, nel rispetto delle specifiche identità. Ci impegniamo a cercare e proporre nuovi stili di vita e modelli di sviluppo, che ci permettano di guardare con più fiducia al futuro. Ci impegniamo a collaborare con gli altri soggetti del terzo settore e della società civile, dell’Amministrazione pubblica e del privato per costruire filiere di solidarietà e di inclusione. Ci impegniamo a ricercare ad ogni livello – dal locale, al regionale, al nazionale – forme di rappresentanza per essere più incisivi, sia a livello sociale che a livello politico. Ci impegniamo ad essere i primi testimoni di trasparenza nel corretto utilizzo delle risorse, sia umane che economiche. Ci impegniamo a comunicare sempre meglio i temi di cui ci occupiamo, chi siamo e che cosa facciamo.
CHIEDIAMO
Chiediamo di rimettere al centro delle scelte politiche, economiche, culturali ed amministrative la persona umana, criterio, cifra e misura di ogni politica. Chiediamo che il volontariato sia riconosciuto come un moltiplicatore di risorse relazionali ed e‐ conomiche, in grado di contribuire alla governance delle nostre comunità e dei nostri territori. Non possiamo accettare di essere chiamati solo ad attuare scelte fatte da altri o a coprire le carenze dei servizi pubblici, delle Amministrazioni e delle istituzioni. Chiediamo di incidere sulla determinazione delle politiche locali, nazionali e globali, sui temi di cui ci occupiamo. Chiediamo alla politica, alle amministrazioni, alle aziende che facciano della legalità, dell’etica del bene comune, della solidarietà e della sobrietà la base di qualsiasi comportamento personale e col‐ lettivo. Chiediamo di conseguenza la trasparenza necessaria per costruire rapporti corretti. Il volonta‐ riato difende la propria autonomia e rifiuta logiche clientelari o di trumentalizzazione.
E’ all’interno di questa cornice che chiediamo:
‐ che il mondo del lavoro costruisca, promuova e agevoli il volontariato;
‐ che ne venga riconosciuto il valore educativo, anche inserendo sistematicamente programmi specifici nella scuola e nella formazione degli adulti;
‐ l’applicazione dei livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio nazionale;
‐ chiediamo l’approvazione di una legge efficace contro la corruzione e il riutilizzo nel sociale delle
risorse liberate e dei beni confiscati ai corrotti;
‐ che il Governo aumenti e stabilizzi i finanziamenti per il servizio civile nazionale;
‐ che faccia diventare il 5 per mille legge dello Stato, conceda agevolazioni fiscali, abbatta l’Iva e
preveda alcune esenzioni (Irap, tassa rifiuti, bollo auto…) anche alla luce delle indicazioni dell’Unione Europea;
‐ che Governo e forze politiche si facciano carico dell’urgenza di rivedere, diminuendole, le spese militari e di aumentare l’impegno di risorse per il welfare;
‐ che si semplifichino le pratiche burocratiche e amministrative che soffocano soprattutto le piccole organizzazioni;
‐ che si inserisca il parametro della reciprocità nelle relazioni con la Pubblica Amministrazione, per
avere certezza dei finanziamenti e dei tempi di erogazione;
‐ che si mettano a disposizione delle associazioni strutture, strumenti, spazi urbani, anche velocizzando e rendendo più trasparenti l’assegnazione dei beni confiscati.
‐ l’istituzione del Registro delle Reti nazionali di volontariato e la riforma dell’Osservatorio Nazionale.
‐ che le istituzioni comunitarie elaborino un programma chiaro di promozione e sviluppo del‐
la cittadinanza attiva europea, anche in funzione della promozione del volontariato;
‐ che le istituzioni nazionali ed europee riconoscano e valorizzino la realtà del volontariato internazionale, quale strumento di promozione della pace e di valorizzazione della cittadinanza
globale;
‐ che il Governo si attivi affinché il servizio pubblico radiotelevisivo presti maggiore attenzione al volontariato e alla comunicazione sociale e che venga attivato un canale ad esso dedicato;
‐ chiediamo che i media offrano una rappresentazione del volontariato e del sociale più articolata e rispondente alla realtà.
Ringraziamo quei cittadini che tante volte ci hanno dimostrato fiducia, e chiediamo loro un’alleanza più forte, per cambiare e ricostruire insieme il nostro Paese.